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Quando la nostra pelle entra in contatto con sostanze riconosciute come “nemiche” si ha una conseguente reazione di difesa. Questi nemici sono definiti allergeni, ovvero sostanze in grado di stimolare una risposta immunologica infiammatoria e pruriginosa da parte del nostro organismo, definita comunemente dermatite da contatto.

Più di 3.600 sostanze possono causare dermatite allergica da contatto . Tra queste sostanze ci sono i conservanti presenti nei cosmetici, negli antibiotici da applicare sulla pelle, forfora di animali, tinture dei tessuti e delle calzature, gomma, prodotti per la pulizia della casa; si possono riscontrare allergeni anche nei nostri imbottiti di casa a causa degli acari della polvere, negli alimenti, nei farmaci e in tantissime altre situazioni.

Quando si parla di reazioni cutanee dovute al contatto con gli allergeni dell’acaro della polvere, bisogna ricordare l’efficacia dell’utilizzo di coperture antiacaro per gli imbottiti di casa. Utilizzare un coprimaterasso, copricuscino, e copripiumone certificati ridurranno drasticamente la presenza degli allergeni e daranno un sollievo immediato al soggetto interessato non solo a livello respiratorio ma anche epidermico.

La dermatite da contatto può essere causata anche dall’acaro della polvere. L’acaro non morde e non punge ma può causare comunque reazioni allergiche.

Come?

Attraverso le sostanze che questi microscopici aracnidi producono come gli escrementi, gli enzimi digestivi e le secrezioni di vario tipo che entrando in contatto con la nostra pelle possono dare luogo a reazioni allergiche e a conseguenti arrossamenti, eritema, comparsa di bolle, prurito e desquamazione.

Per combattere e lenire i sintomi della dermatite è possibile utilizzare creme a base di corticosteroidi prescritte dal dermatologo, ma la prevenzione gioca un ruolo fondamentale.

Per evitare comunque che i sintomi si ripresentino ed escludere l’acaro come fattore scatenante, è estremamente importante ridurre il contatto con le sostanze da esso prodotte che provocano la reazione allergica.

(*per sapere di più sugli acari della polvere e i loro allergeni)

Per quanto riguarda i prodotti di uso quotidiano con cui entriamo frequentemente in contatto come creme, saponi, prodotti per l’igiene personale, e detersivi, bisogna imparare a saper leggere l’etichetta, la carta d’identità di ogni prodotto in cui viene riportata la descrizione delle componenti che lo caratterizzano. In presenza di quantità considerevoli gli additivi chimici come composti organici alogenati, a base di boro, sbiancanti ottici e polimeri acrilici, fosfati, derivati ftalici e OGM (tra i tanti) l’attenzione dev’essere massima, bisogna accendere il campanello d’allarme.

Con migliaia di cause, trovare il trattamento adatto per questo tipo di disturbo della pelle può diventare un lavoro da detective. Spesso, infatti, il problema viene preso in causa da un dermatologo, che procede all’individuazione della causa e ad un piano di trattamento.

I segni ed i sintomi di questo disturbo della pelle appaiono raramente ad un primo contatto, infatti possono trascorrere delle ore prima che la pelle reagisca. Se è la prima volta che la tua pelle manifesta una reazione allergica ad una data sostanza, possono passare anche delle settimane prima che te ne possa accorgere.

Quando i segni compariranno potresti avere:

  • Prurito (spesso molto intenso)
  • Eruzioni cutanee (pelle rossa, gonfia e calda)
  • Bruciore
  • Pizzicore
  • Orticaria (manifestazioni cutanee tondeggianti che provocano un forte prurito)
  • Vesciche
  • Vesciche con perdita di liquido che porta alla formazione di croste

Se l’esposizione all’allergene viene prolungata, la pelle può:

  • squamarsi e screpolarsi
  • formare incrostazioni
  • scurirsi, ispessirsi e diventare ruvida

Dermatite irritativa da contatto

Tra le tipologie più diffuse, si sviluppa quando un fattore irrita la pelle.

Si è in presenza di dermatite irritativa a causa di:

  • irritazione da pannolino
  • bruciature da acido
  • mani secche e screpolate a causa del contatto prolungato e frequente con l’acqua
  • pelle attorno alla bocca irritata dalla saliva

Quando una sostanza tossica entra in contatto con la pelle, ad esempio:

  • acido delle batterie
  • candeggina
  • spray al pepe

Si può sviluppare dermatite irritativa anche in situazioni di prolungato contatto con sostanze meno irritanti come:

  • acqua
  • cibi
  • sapone

In quest’ultimo caso la reazione è strettamente collegata con il tipo di lavoro che si svolge. Estetiste/i, infermiere/i, bariste/i ed altri professionisti che passano molto tempo con le mani nell’acqua o a contatto con sostanze liquide possono esserne facili vittime. Spesso la reazione comincia con il seccarsi e lo screpolarsi delle mani, con il tempo poi la pelle può cominciare a prudere o a bruciare. Questa irritazione è debilitante per la pelle che diventa delicata e può, talvolta, sanguinare.

Se l’eruzione cutanea non scompare nel giro di un paio di settimane, è consigliabile sottoporsi alla visita di un dermatologo, cercando di prevenire l’eventuale peggioramento della dermatite ed aiutando la pelle a guarire.

I segni ed i sintomi possono cambiare a seconda del tipo di irritazione, mentre le sostanze irritanti possono essere definite lievi o forti.

Irritanti Lievi . Le manifestazioni ed i sintomi si presentano con il passare del tempo. Il soggetto interessato noterà gradualmente il presentarsi di:

  • Pelle secca e screpolata
  • Se l’esposizione è ripetuta si potranno formare zone sulla pelle con rossore, prurito ed incrostazioni. In queste condizioni, ogni volta che si entra in contatto con qualcosa che può irritare la parte di pelle interessata, si sentono immediatamente bruciore e forte pizzicore
  • Se l’esposizione è continua la pelle può screpolarsi, diventare squamosa o eccessivamente secca
  • Si possono formare delle vesciche che possono successivamente esplodere, causando conseguenti incrostazioni

Faccia, collo e mani sono le zone più soggette alla dermatite irritativa da contatto.

Irritanti Forti. La pelle, a contatto con queste sostanze anche solo per qualche ora, può:

  • Bruciare, pizzicare e/o dare prurito
  • Diventare infiammata (rossa e gonfia)
  • Sviluppare vesciche piene di liquido

Quali sono i soggetti interessati da dermatite da contatto?

Chiunque . Tuttavia, chi fa certi tipi di lavoro è più a rischio di altri e spesso i dottori parlano di dermatite occupazionale.

I lavori per i quali è più probabile prendere la dermatite occupazionale sono:

  • infermieri (ed altri assistenti sanitari)
  • estetisti
  • baristi
  • chef (ed altri che sono a stretto contatto con il cibo)
  • fiorai (ed altri che sono a stretto contatto con le piante)
  • muratori
  • custodi
  • meccanici
  • idraulici

Anche chi soffre di asma, febbre da fieno e/o dermatite atopica (spesso chiamata eczema) ha più probabilità di sviluppare la dermatite da contatto.

L’ambiente in cui si vive influisce molto, ambienti molto caldi o freddi, molto umidi o molto secchi, possono rendere la pelle più vulnerabile.

Quando richiedere cure mediche immediatamente

Alcune persone sviluppano severe reazioni allergiche conosciute come anafilassi ed i sintomi si presentano nel giro di pochi secondi o minuti. La persona può:

  • avere difficoltà respiratorie dovute al rigonfiamento della gola
  • subire un gonfiore di faccia e/o degli occhi
  • manifestare uno stato confusionale

In pratica, tutto il corpo reagisce. Se si presentano tali sintomi, si ha bisogno di assistenza medica immediata.

Questo tipo di disturbo della pelle può influire sulla qualità della vita della persona affetta. L’eruzione cutanea può rendere dolorose le più banali attività quotidiane, specialmente quando lo sfogo si sviluppa sulle mani.

La diagnosi del dermatologo

Per diagnosticare questo comune disturbo della pelle, il dermatologo:

  • esamina la pelle prestando attenzione all’eruzione cutanea
  • fa domande riguardanti problemi di salute presenti e passati
  • fa domande che possano aiutare a determinare la causa dello/degli sfogo/hi.

Il dermatologo può fare domande sul tuo lavoro, tempo libero, la presenza di animali domestici e l’utilizzo di prodotti per la cura della pelle. E’ importante fare attenzione nel riferire tutto ciò che riguarda i cosmetici utilizzati.

Se il dermatologo sospetta un’eventuale allergia, potrà essere necessario effettuare un test allergologico. Ciò offre al paziente un modo sicuro ed efficace per scoprire se la pelle ha sviluppato qualche tipo di reazione allergica a qualche sostanza.

Tra i test più utilizzati ricordiamo il “patch test” (cerotto/reazione) utilissimo nell’individuazione degli specifici allergeni che arrecano disturbo alla persona.

Trattamento della dermatite da contatto

Il trattamento è lo stesso per entrambi i tipi di dermatite (allergica e irritativa), sembrerebbe banale ma la sola soluzione è quella di evitare le sostanze che causano la reazione cutanea.

Se risulta difficile evitare gli allergeni colpevoli della tua condizione, puoi chiedere aiuto al tuo dermatologo. Per esempio, se sei allergico al lattice ma devi necessariamente utilizzare dei guanti per effettuare esami, ecc. il dermatologo potrà consigliarti un altro tipo di guanto da usare; o se lavori a contatto con l’edera e ne sei allergico, potrà consigliarti delle creme protettive e degli indumenti che aiuteranno a prevenire le conseguenze del contatto con tale allergene.

Curare l’eruzione cutanea

Una volta evitata la causa, lo sfogo dovrebbe scomparire (generalmente da 1 a 3 settimane). Per migliorare i sintomi, il dermatologo potrebbe dare le seguenti indicazioni, a seconda del tipo di reazione:

  • Reazione leggera: pastiglie antistaminiche, crema idratante, corticosteroidi da applicare sulla pelle. La maggior parte dei pazienti deve applicare la crema medicale, a seconda dei casi, due volte al giorno per una settimana o una volta al giorno per due settimane. I bagni d’avena possono alleviare i sintomi.
  • Reazione severa: se c’è molto gonfiore, se il viso si gonfia o se lo sfogo copre la maggior parte del corpo, probabilmente sarà necessario un medicinale molto forte. Il dermatologo potrebbe prescrivere prednisone ed è importante, con questo medicinale, seguire attentamente le indicazioni date per evitare ulteriori sfoghi della pelle.

Se dovesse essere presente un’infezione, il dermatologo potrebbe prescrivere un antibiotico.

Alcuni pazienti necessitano di una “terapia con la luce” (fototerapia), che serve a calmare il sistema immunitario e, di conseguenza, a ridurre le reazioni allergiche mediante la simulazione dell’esposizione ai raggi ultravioletti, sfruttando i numerosi benefici del sole per chi risponde positivamente a questo tipo di trattamento.

Dermatite allergica da contatto sistemica

Alcune persone si ritrovano ad avere a che fare con l’eruzione cutanea anche se attenti ad evitare di toccare o di entrare in contatto con l’allergene. Tale eruzione si presenta quando la sostanza che provoca l’allergia riesce ad entrare nel corpo di queste persone. Il termine medico per questa condizione è dermatite allergica sistematica da contatto.

L’allergene può entrare nel tuo corpo in diversi modi:

  • potresti ingerire del cibo che contiene l’allergene
  • potresti inalare o iniettare un farmaco che contiene l’allergene
  • potresti usare contraccettivi che contengono l’allergene

Trovare tutti i possibili elementi che contengono l’allergene può essere piuttosto difficile. Il tuo dermatologo potrebbe essere in grado di creare una lista di cose da evitare.

Molte sono le cause che possono portare ad una eruzione cutanea, inclusi la fede nuziale, gli occhiali, gli abiti ed il cellulare.

Alcuni consigli per individuare la causa delle reazioni allergiche (leggi e rispondi alle domande):

  • Hai provato a cambiare trucchi (cosmetici), creme o profumi recentemente? Alcune persone sono allergiche ad alcune sostanze presenti in questi prodotti
  • Usi un piegaciglia o delle pinzette? Questi oggetti contengono nickel, che è una causa comune alle dermatiti allergiche da contatto. Il contatto diretto, seppur breve, con un piegaciglia o una pinzetta può causare la reazione allergica
  • Ti strofini gli occhi? Se lo fai spesso, cerca di contenerti ed evitare questo comportamento. Il contatto indiretto con l’allergene può provocare lo sfogo sulla pelle del viso. Pensa che il nichel presente su una maniglia o sulle tue chiavi di casa può finire sul tuo viso mediante lo sfregamento dello stesso o degli occhi
  • Usi smalto per unghie o indossi unghie finte/artificiali? Questi prodotti possono causare un'eruzione cutanea quando tocchi il viso, anche se non è presente una reazione sulla pelle delle mani la pelle del viso può reagire diversamente
  • Sei entrato in contatto con profumi (eau de toilette)?

Se hai risposto sì ad una o più domande, smetti di usare/indossare ciò che credi possa essere la causa delle tue eruzioni cutanee.

Se lo sfogo comincia a scomparire, probabilmente hai trovato il colpevole. Se lo sfogo sulla pelle persiste o peggiora, prendi un appuntamento con il dermatologo.

Sfoghi causati da gioielli, scarpe, abbigliamento e tanto altro

Se lo sfogo compare dove la pelle è a contatto con gioielli, scarpe, guanti o con applicazioni sui vestiti come cerniere, fibbie, ecc. dovresti smettere di indossali per qualche giorno.

Se l’eruzione regredisce potresti avere un’allergia al metallo, alle tinture o a sostanze utilizzate durante la fase di finissaggio del tessuto.

Alcune persone sviluppano l’allergia ai gioielli che hanno indossato per anni (persino la fede!). La causa è spesso il nichel, metallo molto diffuso nei gioielli.

Applicare un profumo direttamente sulla pelle può provocare una reazione allergica, così come il contatto indiretto. Infatti, toccare un asciugamano, un cuscino o degli abiti sui quali è stato spruzzato del profumo può causare un’eruzione cutanea.

Eruzione cutanea ai lati del viso, sul collo o sul petto

L’eruzione cutanea che compare a lato del viso può indicare che hai sviluppato un’allergia al nichel o al cromo. Alcuni cellulari, ad esempio, contengono queste sostanze oppure potrebbero essere contenute dalla stessa cover del cellulare. Si può risolvere il problema utilizzando gli auricolari per effettuare telefonate.

  • Hai cambiato shampoo o balsamo recentemente?

Se sei allergico ad un ingrediente presente nello shampoo o nel balsamo, sarà possibile che l’eruzione cutanea comparirà dove il prodotto cola prima di essere sciacquato con l’acqua.

  • Hai fatto una tinta per capelli o la permanente di recente?

Entrambe possono dar luogo a sfoghi nella pelle.

Bisogna prestare sempre molta attenzione e cura nella scelta dei prodotti con cui veniamo a contatto nel nostro quotidiano. Dalla scelta della biancheria da letto, ai prodotti per la detergenza della pelle e della casa, fino ai cosmetici, imparare a leggere le etichette e saper riconoscere ciò che è dannoso per la nostra salute è un passo fondamentale per combattere la dermatite.

In ogni caso è sempre consigliato rivolgersi ad uno specialista per la valutazione del proprio problema

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